Milano, 26 Novembre 2017 – Il vice presidente della Camera, Luigi Di Maio, ha visitato oggi il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Milano, dove ha incontrato le rappresentanze sindacali.
“Ogni volta che mi trovo in una regione cerco sempre di andare a portare un saluto ai Vigili del fuoco che sono il corpo più amato d’Italia ma anche quello dimenticato dal legislatore. Spero che nella legge di bilancio che si sta votando in Parlamento le loro istanze vengano accolte. Prima di tutto un dignitoso trattamento stipendiale equiparandolo alle forze di sicurezza: già questo sarebbe dare un segnale di gratitudine e riconoscenza che non sia solo la semplice pacca sulle spalle”, ha dichiarato il candidato premier pentastellato che ha anche chiesto maggiori assunzioni.
La deputata del Partito democratico, Marilena Fabbri, ha accusato Luigi Di Maio di spacciare fake news e ha dichiarato che “le parole di Luigi Di Maio sui Vigili del Fuoco lasciano stupefatti”.
“Possibile che il vice-presidente della Camera non si sia accorto dei tanti provvedimenti approvati in questa legislatura a favore dei Vigili del Fuoco? Proprio tenendo conto – ha spiegato Marilena Fabbri – dei rischi e della fatica a cui il corpo, spesso impegnato emergenze (terremoti, incendi, incidenti), deve far fronte, nell’arco di tutta la legislatura siamo più volte intervenuti per farci carico delle sue esigenze. Innanzitutto, con l’allentamento dei vincoli al turn-over: prima con l’assunzione di 1000 nuovi vigili, poi con l’aumento della copertura del turn-over dal 25 al 55%. Abbiamo proceduto a diverse assunzioni straordinarie: 1030 nel 2014, 250 nel 2015, 400 nel 2016 e 593 nel 2017. Allo stesso tempo, si è provveduto ad ammodernare gli strumenti e i mezzi utilizzati, stanziando 45 milioni di euro per il parco mezzi, 22,7 per il numero unico europeo, 50 per le attrezzature. Agli appartenenti del corpo è stato esteso il bonus fiscale di 80 euro. Certo, il lavoro ancora da fare è molto per recuperare i disinvestimenti sul corpo derivante dai governi di centro destra, e per questo la nuova legge di Bilancio prevede interventi stabili quinquennali a favore di forze dell’ordine e del soccorso. A questo va aggiunto che stiamo lavorando anche alla questione del rinnovo contrattuale con un tavolo ancora aperto”.
Non si è fatta attendere la presa di posizione di Antonio Brizzi, segretario generale del sindacato Conapo: “quando un politico , di qualsiasi colore sia, si reca in un comando dei vigili del fuoco per verificare di persona la situazione in cui siamo, non possiamo che apprezzare, anche perché avviene troppo raramente. Da quanto ci risulta, il vice presidente della Camera Luigi Di Maio lo ha già fatto in varie parti d’Italia. E la stessa cosa dovrebbero fare tutti gli esponenti di spicco di tutti i partiti, anche perché per risolvere la grave situazione dei vigili del fuoco serve davvero un urgente ed immediato impegno politico bipartisan già nella legge di bilancio ora in discussione in parlamento, nella quale servono non parole, ma stanziamenti aggiuntivi per parificare il trattamento retributivo e pensionistico dei pompieri con quello degli altri corpi dello stato quale atto di giustizia non più rinviabile, e per azzerare velocemente le gravi carenze di organico che non ci consentono di dare piena sicurezza agli italiani”.
Quanto alle affermazioni della deputata del PD Marilena Fabbri il segretario del Conapo riconosce che “questa legislatura ha attuato una inversione di tendenza rispetto al passato con stanziamenti aggiuntivi per le retribuzioni e con assunzioni straordinarie. Ma Di Maio – spiega – non ha detto nessuna fake news, a oggi, nonostante gli interventi legislativi, i vigili del fuoco continuano a percepire 300 euro in meno al mese rispetto a un pari grado della polizia di stato che appartiene allo stesso ministero dell’interno ed è una vergona. E ad oggi, nonostante le assunzioni effettuate mancano ancora oltre 3 mila vigili del fuoco dai 32 mila previsti in organico, un numero enorme se si pensa anche che l’età media di quelli in servizio è di 48 anni e che con la soppressione del Corpo Forestale sono state acquisite le competenza sugli incendi boschivi, facendo transitare solo 361 ex forestali. Ecco perché occorre fare di più. Investire nei vigili del fuoco vuol dire investire in sicurezza, una parola che non può essere sinonimo di spesa pubblica ma di investimento per il nostro futuro”, ha concluso.