Trieste, 22 Luglio 2018 – “Troppo pochi i vigili del fuoco assegnati da Roma alle province di Udine, Gorizia e Trieste. Il 7 agosto arriveranno trasferiti i neo assunti pompieri, dopo aver terminato il corso di formazione alle scuole centrali antincendi di Roma Capannelle ma i numeri non ci soddisfano, siamo ben distanti dalle necessità di soccorso e sicurezza che il Friuli dovrebbe avere e probabilmente non vedremo altri uomini sino alla primavera del 2019”.
E’ duro Damjan Nacini, sindacalista del Conapo, il sindacato autonomo dei vigili del fuoco, che da mesi chiede di potenziare il numero dei pompieri del Friuli, ritenuto “sotto la media di altre regioni”.
“Il ministero dell’ interno ha diramato la circolare che assegna gli uomini ai comandi ma – spiega il sindacalista del Conapo – sono solo dieci quelli assegnati alla provincia di Gorizia che riduce quindi solo di un terzo il vuoto di organico. A Udine ne arriveranno solo sette ma ne mancavano quaranta, sarebbe bastato un solo uomo in più per arrivare al numero minimo per tentare di tenere aperto il distaccamento di Cividale del Friuli, più volte recentemente oggetto di chiusure per mancanza di pompieri, con il pessimo risultato di dilatare i tempi di intervento per soccorsi e incendi nelle valli del Natisone e nelle zone circostanti che verrebbero raggiunte partendo dalla caserma di via Popone a Udine”.
Una assurdità per Nacini vista la presenza di insediamenti industriali e artigianali oltre che di centri abitati.
E zero sono i Vigili del Fuoco per Trieste dove per il Conapo “ne mancano invece quattro dagli organici operativi e vi è una grave sofferenza del nucleo sommozzatori per la mancanza di unità”.
“Il Conapo Friuli è determinato a proseguire lo stato di agitazione per chiedere di azzerare le carenze di organico il prima possibile. A giorni ci sarà il tavolo di mediazione con il dipartimento. Nel frattempo abbiamo iniziato un tour di tutti i politici per segnalare questa assurdità e chiedere impegno di governo e parlamentare per aumentare le assunzioni a livello nazionale perché, a quanto pare, la ‘coperta nazionale troppo corta’ è più difficile tirarla a dovere verso il Friuli”, fa sapere Nacini.