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La segreteria Conapo Veneto ringrazia l’On. Luca De Carlo deputato eletto in Veneto di Fratelli d’Italia per aver compreso il forte disagio dei Vigili del fuoco in servizio in Veneto costretti a fare i salti mortali per sopperire alla grave carenza d’organico – e per essersi reso disponibile a presentare, mercoledì 19 febbraio 2020, l’interrogazione a risposta in commissione n. 4-04757 .
— Al Ministro dell’interno. — Per sapere – premesso che:
il Corpo nazionale dei vigili del fuoco in Veneto conta una grave carenza d’organico; su 2779 unità previste, la situazione aggiornata al 20 gennaio 2020 conta una mancanza di 439 unità; tra le qualifiche operative dei vigili, capo squadra e capo reparto la carenza ammonta a circa 300 unità;
sono numerosi gli appelli provenienti dal Co.Na.Po. Sindacato autonomo dei vigili del fuoco e le manifestazioni e gli scioperi messi in campo, ultimi quelli del 9 novembre 2019 quando il personale operativo in regione ha scioperato per quattro ore e quello del successivo 11 novembre quando lo stesso personale è sceso in piazza a Venezia per manifestare il grave disagio cui è sottoposto a causa del mancato
recupero delle previste risorse umane;
la situazione non sembra destinata a migliorare, anche alla luce delle ultime assegnazioni di vigili del fuoco neo-assunti che non compensano le carenze nel ruolo né recuperano il personale transitato al ruolo dei capo squadra;
nello specifico, per effetto dei pensionamenti, dei passaggi di qualifica al ruolo di capo squadra, della mobilità nazionale, dell’inidoneità al servizio operativo, in regione attualmente la situazione, suddivisa per sede dirigenziale, registra: -56 unità presso la sede del comando di Belluno; -50 unità a Padova; -25 unità a Rovigo; -33 unità a Treviso; -95 unità a Venezia;- 61 unità a Verona; -61 unità a Vicenza e -58 unità presso la direzione interregionale Veneto e Trentino Alto Adige;
da tale situazione ne consegue una continua e crescente difficoltà a mantenere il numero minimo di personale necessario a garantire un efficiente soccorso pubblico sul territorio veneto –:
quali iniziative siano state assunte e quali si intendano assumere per sanare la grave carenza d’organico che affligge da anni le sedi dei vigili del fuoco in tutto il nord Italia e, in particolare, nel Nord-est.
(4-04757)
sono numerosi gli appelli provenienti dal Co.Na.Po. Sindacato autonomo dei vigili del fuoco e le manifestazioni e gli scioperi messi in campo, ultimi quelli del 9 novembre 2019 quando il personale operativo in regione ha scioperato per quattro ore e quello del successivo 11 novembre quando lo stesso personale è sceso in piazza a Venezia per manifestare il grave disagio cui è sottoposto a causa del mancato
recupero delle previste risorse umane;
la situazione non sembra destinata a migliorare, anche alla luce delle ultime assegnazioni di vigili del fuoco neo-assunti che non compensano le carenze nel ruolo né recuperano il personale transitato al ruolo dei capo squadra;
nello specifico, per effetto dei pensionamenti, dei passaggi di qualifica al ruolo di capo squadra, della mobilità nazionale, dell’inidoneità al servizio operativo, in regione attualmente la situazione, suddivisa per sede dirigenziale, registra: -56 unità presso la sede del comando di Belluno; -50 unità a Padova; -25 unità a Rovigo; -33 unità a Treviso; -95 unità a Venezia;- 61 unità a Verona; -61 unità a Vicenza e -58 unità presso la direzione interregionale Veneto e Trentino Alto Adige;
da tale situazione ne consegue una continua e crescente difficoltà a mantenere il numero minimo di personale necessario a garantire un efficiente soccorso pubblico sul territorio veneto –:
quali iniziative siano state assunte e quali si intendano assumere per sanare la grave carenza d’organico che affligge da anni le sedi dei vigili del fuoco in tutto il nord Italia e, in particolare, nel Nord-est.
(4-04757)