Al Ministro dell’Interno Prefetto Matteo PIANTEDOSI
Al Sottosegretario di Stato per l’Interno On. Emanuele PRISCO
Al Capo Dipartimento dei Vigli del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Prefetto Laura LEGA
Al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Ing. Carlo DALL’OPPIO
Al Direttore Centrale per le Risorse Umane
Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Socc. Pubblico e Dif. Civile Prefetto Lucia VOLPE
All’Ufficio III – Relazioni Sindacali
Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Socc. Pubblico e Dif. Civile Dott.ssa Renata CASTRUCCI
Oggetto: Richiesta emendamento URGENTE per deroga all’obbligo per i Vigili del Fuoco di due anni permanenza nella sede di prima assegnazione e nelle more richiesta di deroga temporanea da parte del Dipartimento dei Vigili del Fuoco.
Con nota prot. n. 44522 del 24.07.2023, la Direzione Centrale per le Risorse Umane del Dipartimento VVF ha reso noto che l’Amministrazione intende avviare una procedura di mobilità volontaria a domanda del personale appartenente al ruolo di Vigile del Fuoco non specialista.
Nella circolare viene tra l’altro specificato che “possono partecipare alla presente procedura anche coloro che avranno soddisfatto il requisito della permanenza di almeno un biennio nella sede di prima assegnazione alla data del 21 ottobre 2023. Questi ultimi potrebbero essere trasferiti, comunque, soltanto dopo aver maturato il predetto requisito del biennio di permanenza nella prima sede”.
Questa OS CONAPO, in passato, ha ripetutamente evidenziato come tale norma, nel tempo, ha determinato alcune storture, tra cui l’effetto di favorire personale con minore anzianità di servizio nell’essere assegnato a sedi ambite da personale più anziano e, ancor peggio, di favorire personale con minore anzianità di servizio nell’essere assegnato a sedi in cui è residente personale con maggiore anzianità ma ancora bloccato in altre sedi da questa norma.
Non solo, in molte sedi, anche del nord Italia, assistiamo ormai a un “doppio pendolarismo”, conseguenza del fatto che le sedi ambite perchè di residenza, sono ormai reciprocamente occupate da personale non residente, vincolato ai due anni, che avrebbe potuto trovare reciproco posto presso la propria residenza. Ciò determina un inutile doppio pendolarismo, e danneggia e scontenta tutto il personale.
Pertanto, premesso che questo sindacato autonomo CONAPO ha più volte segnalato queste insopportabili storture, si torna a chiedere alle SS.LL. di adoperarsi CON URGENZA per un apposito emendamento, a costo praticamente ZERO, che modifichi l’art. 6, comma 3 del D.Lgs 217/2005, e nelle more del quale di procedere comunque di iniziativa, già in questa procedura, a mobilitare il personale che ne abbia titolo, seppure con una permanenza nella prima sede inferiore ai due anni, almeno nel caso i cui vi siano dei posti disponibili presso la provincia di residenza indicata all’epoca dell’assunzione e in presenza di correlato avvicendamento di personale nella sede di uscita.
Ringraziando anticipatamente si porgono distinti saluti.