Il 22 marzo u.s., si è tenuto il previsto Tavolo tecnico per la programmazione didattica, presieduto dal Direttore Centrale per la Formazione, Ing. Vallefuoco, con all’ordine del giorno i seguenti argomenti:
1) bozza di modifica ai titoli preferenziali per la selezione dei discenti ai corsi di formazione per operatore SAPR di cui alla circolare di settore prot. n. 10082 del 01/04/2020;
2) bozza della nota a firma del Capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco concernente i corsi di formazione non di specialità che possono essere svolti dal personale specialista;
3) criterio di partecipazione alla selezione per operatori CFBT.
In apertura, l’Ing. Lorusso ha illustrato la bozza dei titoli per operatore SAPR.
Il CONAPO, ribadendo quanto già evidenziato nei precedenti incontri, ha rinnovato forti perplessità riguardo la valutazione dell’esperienza di volo come pilota SAPR registrata in apposito logbook in quanto trattasi di attività autocertificate dall’aspirante candidato per cui l’Amministrazione non è in grado di poterne verificare la veridicità. L’Amministrazione, anche a seguito delle osservazioni del CONAPO, ha deciso di limitare alla sola attività di volo“Specific”la possibilità di far valere il titolo, riducendo il punteggio del logbook a 0,1 punti ogni 4 ore di volo, con un massimo di 0,5 punti. Il CONAPO ha inoltre sollecitato nuovamente l’Amministrazione a procedere quanto prima a realizzare corsi per Formatori SAPR.
Successivamente, l’Ing. Vallefuoco ha illustrato la bozza dei corsi di formazione non di specialità per il personale specialista precisando che l’obiettivo per l’Amministrazione è dare indicazioni chiare al territorio onde evitare anche disparità di trattamento del personale.
Il CONAPO in prima battuta ha evidenziato che la formazione è e deve rimanere bagaglio fondamentale per tutto il personale e che, pertanto, la bozza in discussione è già di per sé riduttiva ed inusuale giacché andrebbe alla base implementata la formazione degli specialisti in relazione alle proprie attività. Il CONAPO ha anche evidenziato che, per porre immediato rimedio alle carenze formative, in attesa che la Direzione competente integri il piano formativo delle specialità, la proposta all’ordine del giorno va necessariamente integrata di ulteriori percorsi formativi. In questo senso è stato chiesto di aggiungere le estensioni “ADR” per gli aeronaviganti; estensioni PWC, Overcraft ed anfibio oltreché SAF avanzato (ex 2A), prevenzione incendi e NBCR 2 livello per i sommozzatori; corsi specifici per radar, sonar ed inglese orientato alla terminologia marittima per i nautici.
L’Amministrazione, in maniera molto singolare e riduttiva, ha dichiarato l’intenzione di aggiungere solo il corso PWC per i sommozzatori, riservandosi di approfondire per il futuro anche il SAF avanzato. Viene dunque accolta l’osservazione del CONAPO, ma solo per il corso PWC e senza che venga chiarita la ratio di questa strana scelta!
Infine, l’Amministrazione, riguardo i criteri di partecipazione alla selezione per operatori CFBT, ha illustrato che allo stato attuale 743 unità ca di personale, fra le varie qualifiche (85 ca CS/CR e 658 ca VF), hanno già avanzato la volontà di svolgere il corso medesimo. L’Amministrazione ha espresso la propria intenzione di suddividere l’accesso al corso con questa suddivisione: 40% al ruolo Qualificato, con precedenza ai Capi squadra e 60% al ruolo Vigile, con precedenza alla maggior anzianità nel ruolo.
Il CONAPO, auspicando che il corso CFBT venga presto inserito nel percorso di formazione di base dei Vigili del Fuoco, ha, con rammarico, evidenziato la carenza di un progetto complessivo da parte dell’Amministrazione e che la stessa si sia semplicemente limitata e concentrata sui numeri degli aspiranti corsisti, senza peraltro specificare la distribuzione degli stessi sul territorio. Il CONAPO quindi chiesto che venga predisposto un piano di diffusione della formazione CFBT, che consenta di operare con un orizzonte chiaro e non a vista, come si sta facendo attualmente. L’Amministrazione ha poi affermato che a causa delle difficoltà oggettive che esistono nella realizzazione di un corso CFBT (gruppi di discenti necessariamente di numero ridotto, alti standard psicofisici richiesti ai Formatori, complessità di gestione dei simulatori, ecc.) non è immaginabile che la formazione possa riguardare tutto il personale, sia in ingresso sia di ruolo.
Il CONAPO ritiene inaccettabile questa idea, una idea assurda che non si addice affatto ad una Amministrazione dello Stato che dovrebbe garantire il Soccorso Tecnico Urgente!
Quello che negli altri Paesi avanzati è ordinaria amministrazione, così come per gli stessi Vigili del Fuoco volontari del Trentino Alto Adige, pare per assurdo non possa esserlo per il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco! È opinione del CONAPO che avere soccorritori formati sia un diritto per i cittadini ed un dovere da assolvere per il Ministero dell’Interno; l’unica cosa sulla quale si può discutere è il “come” e non il “se”!
Insomma, un’Amministrazione che ancora una volta dimostra di rincorrere le necessità senza una visione complessiva. Il CONAPO ha inoltre ribadito la necessità che il personale qualificato sia quanto prima formato onde evitare, come in passato si verificò con l’introduzione del SAF 1A, che i Vigili in partenza conoscano tecniche innovative ma non utilizzabili in quanto non conosciute dal Qualificato/Capo partenza.
In chiusura, l’Amministrazione ha comunicato che verrà inoltre reso disponibile a breve una manifestazione di interesse per un corso di inglese in modalità a distanza, fruibile da tutto il personale. Ha altresì informato le OO.SS. di aver comunicato di recente al Dipartimento una bozza di programma di corso a CS in caso di riduzione da tre mesi a 5 settimane dello stesso.
In aggiunta, il CONAPO ha chiesto di conoscere il numero degli allievi vigili che al termine dei 9 mesi di corso hanno effettivamente conseguito il SAF Basico. Incredibilmente, l’Amministrazione si è riservata di rispondere perché “al momento” non aveva il dato preciso a disposizione.
Infine, il CONAPO poi osservato che sul bando per istruttori SAF Basico il titolo di istruttore di speleologia del CAI viene valutato 2 punti, mentre quello di istruttore di speleologia della SSI 1 punto, chiedendo che venga apportata una correzione, in quanto i due titoli sono del tutto equipollenti. Sempre in merito a questo bando, il CONAPO ha pure chiesto di prevedere che il possesso dell’abilitazione TPSS in corso di validità sia richiesto prima dell’inizio del corso e non all’atto di presentazione della domanda, dato che la situazione dei re training critica in molte regioni d’Italia, sia per la carenza di personale Formatore che per la difficoltà a staccare operatori dal servizio di soccorso.
È opinione del CONAPO che la formazione di un Corpo dello Stato, deputato al soccorso ed alla sicurezza dei cittadini, debba essere amministrata all’insegna della massima inclusività e seguendo criteri ispirati all’efficienza reale e non alla burocrazia.
Dopo le festività pasquali, verranno calendarizzati gli incontri per il pacchetto formativo degli elisoccorritori e dell’Albo dei formatori.