RESOCONTO RIUNIONE TAVOLO TECNICO FORMAZIONE
Patenti nautiche – estensione unità veloci, Formazione aeroportuale, Rescue ad Fire Fighting Service e Sistema formativo elisoccorritori
Il giorno 23 novembre u.s., si è tenuto il previsto Tavolo tecnico per la programmazione didattica diretto dal Direttore centrale per la Formazione, Ing. Vallefuoco, con all’ordine del giorno i seguenti argomenti:
1) precisazione al punto 3.3.4 – Estensione delle unità veloci VF della bozza di circolare del sistema formativo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco nel settore delle patenti nautiche;
2) modifiche ed integrazioni alla circolare per la formazione del settore aeroportuale prot. n. 12565 del 07/04/2014 della Direzione Centrale per la Formazione;
3) bozza della circolare della formazione Rescue and Fire Fighting Service (RFFS) Aeroportuale e Aerodrome Inspector dell’Autorità;
4) avvio dei lavori concernente il Sistema formativo del personale specialista elisoccoritore del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, la cui bozza è stata trasmessa con la nota prot. n. DCFORM.33269.26-09-2022;
5) varie ed eventuali.
Riguardo al primo punto all’ordine del giorno, il CONAPO ha espresso la propria condivisione rispetto alla proposta dell’amministrazione di prevedere la possibilità per i possessori di patente nautica VVF di II grado di condurre i mezzi nautici veloci a seguito della frequenza di un modulo abilitativo.
Sul secondo punto, il CONAPO non ha condiviso quanto previsto dall’amministrazione, poiché rappresenta una soluzione non in linea con le caratteristiche dell’agire in ambito aeronautico e, soprattutto, appare essere una “soluzione tampone” a causa del ritardo con cui l’Amministrazione ha affrontato le imposizioni delle normative europee. In particolare, abbiamo evidenziato che il ritardo che il Corpo ha accumulato non può essere risolto con la semplificazione dei percorsi formativi, sia perché in questo modo si raggiungono i livelli formativi richiesti dalle norme europee solo sulla carta e non nella realtà, sia perché significa indurre negli operatori la consapevolezza di non avere seguito il percorso formativo migliore ma una scorciatoia, e questo incide enormemente sulla capacità operativa dei singoli e collettiva.
Abbiamo anche chiesto di considerare la necessità di garantire un corretto aggiornamento ai colleghi operatori aeroportuali e riflettere pure su un eventuale periodo di permanenza in questo specifico servizio tale da garantire il possesso delle competenze e della capacità operative necessarie. Dopo un’articolata discussione, all’esito della quale la posizione dell’Amministrazione non ha subito variazioni sostanziali, il CONAPO ha ribadito la propria posizione, ponendo l’accento sulla necessità di avere quale riferimento ineludibile per la progettazione ed il funzionamento di un sistema di formazione come quello in argomento il concetto dello “Standard minimo”, che è da considerarsi la base della sicurezza in campo aeronautico; cosa che, almeno al momento, non sembra appartenere al modus operandi della Direzione Centrale della Formazione e della nostra.
Amministrazione in generale. Sempre su questo punto il CONAPO ha inoltre evidenziato la necessità riconoscere un punteggio da assegnarsi al personale che frequenterà i corsi in predicato.
Sul terzo punto, il CONAPO ha espresso parere favorevole, auspicando che, d’ora in poi, l’Amministrazione utilizzi una metodologia che possa dirsi realmente aeronautica considerato le dimensioni della flotta aerea del Corpo nazionale seconda (in quanto a Corpi dello Stato) forse solo all’Aeronautica militare.
In merito al quarto punto, l’Amministrazione ha esordito con un’ampia illustrazione del documento in discussione. Il CONAPO ha evidenziato fin da subito la singolarità di discutere un pacchetto formativo quando ancora non siano del tutto chiare e definite le “regole di ingaggio” degli elisoccoritori.
Tuttavia, il CONAPO ha evidenziato alcune fondamentali perplessità che devono essere necessariamente chiarite quanto prima.
Una prima perplessità riguarda l’idea che l’amministrazione ha del ruolo degli elisoccorritori.
Si tratta di un fatto importante che non è per nulla chiaro, perché il percorso formativo proposto appare eccessivo in alcune sue parti ed altrettanto deficitario in altre. Ad esempio, non è pensabile che il futuro elisoccorritore acceda al corso con il requisito del SAF Basico se al termine della formazione, dopo la frequenza al solo SAF avanzato, l’Amministrazione pensi di impiegarlo in qualsiasi scenario ambientale di sua competenza, magari in alta montagna. Qualcosa, dunque, non torna e il CONAPO ha timore possa essere il fatto che l’Amministrazione non abbia ben chiaro cosa debbano fare gli elisoccorritori o, peggio ancora, sia stata fatta una errata valutazione del percorso di formazione necessario per rendere operativa questa importantissima figura professionale.
Altre perplessità riguardano l’impianto formativo laddove, per esempio, si assiste ad una sproporzione fra quanto previsto per l’addestramento SAF, limitato al solo SAF avanzato, e quello acquatico, di ben sette settimane, ecc.
Il CONAPO ha pertanto chiesto di chiarire questi aspetti fondamentali prima di proseguire l’esame della Circolare inerente il pacchetto formativo.
Anche a fronte delle diverse posizioni assunte dalle OO.SS., che hanno segnalato il problema della carenza di elisoccorritori e la previsione di un veloce assottigliamento dei ranghi che è possibile prevedere per i pensionamenti ed altre circostanze, l’Amministrazione ha comunicato che, nelle more della definizione di regole nuove e condivise è possibile procedere alla formazione degli elisoccorritori seguendo il vecchio percorso. Soluzione che non convince appieno anche per la difficilissima realizzazione a causa anche del bassissimo numero di istruttori disponibili.
La discussione in merito agli elisoccoritori è stata rinviata ad un prossimo incontro.
A margine della riunione la Direzione Centrale per la Formazione ha fornito alcune notizie sulle attività in corso e di prossima attivazione, chiarendo che il 93 corso AVF concluderà presumibilmente il 2 dicembre la fase didattica; non ci sono, al momento, date certe per l’esame finale perché devono essere prima calendarizzati i recuperi che, presumibilmente, partiranno il 5 dicembre. L’intero iter dovrebbe terminare tra Natale e Capodanno.