Più di mille persone hanno dato l’addio a Davide Carlesi, il vigile del fuoco caposquadra esperto che ha perso la vita durante un’esercitazione venerdì scorso in Lucchesia.
Al funerale, stamani alle 10,30 nella palestra della caserma dei vigili del fuoco, dov’era stata allestita la camera ardente, ha partecipato una gran folla che è stato arduo contenere: oltre mille persone, appunto. C’erano le più alte autorità del Corpo dei vigili del fuoco e cittadine, con la banda dell’Accademia che ha intonato il ‘Silenzio’. E’ stato un abbraccio intenso e profondo, l’abbraccio del grande cuore di Livorno per questo ‘uomo al servizio della comunità’ che aveva saputo farsi apprezzare così tanto.
E già da sabato sera c’era stato un incessante via vai di persone nella camera ardente: in molti, davvero, hanno voluto salutare il loro amico. Perché un vigile del fuoco è davvero un ‘amico’ di ogni popolazione.
L’autopsia ha accertato la causa del decesso è stata l’annegamento. Carlesi, 51 anni, tre figli, in forza alla squadra del soccorso alpino-speleo-fluviale, è annegato nelle acque del fiume Lima a Bagni di Lucca mentre faceva un’esercitazione di rafting.
La procura della Repubblica ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, un atto dovuto per procedere con gli accertamenti. Secondo le prime valutazioni del medico legale, Carlesi sarebbe morto per annegamento, forse dopo aver perso l’orientamento in seguito alla caduta in acqua e all’urto contro un masso. Non è escluso che nei prossimi giorni gli inquirenti ascoltino anche i colleghi che venerdì erano con Carlesi.
Quei colleghi, amici, che non si danno pace per la morte di questo vigile del fuoco apprezzato da tutti per la sua grande professionalità.
A familiari e colleghi di Davide la rinnovata vicinanza e il profondo cordoglio del segretario generale Antonio Brizzi a nome di tutta l’organizzazione sindacale del Conapo.