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La sera del 27 luglio 1993, a Milano, ci fu un attentato dinamitardo ad opera di cosa nostra.
L’esplosione di una autobomba in via Palestro, presso la Galleria d’arte moderna e il Padiglione di arte contemporanea, provocò l’uccisione di cinque persone: i Vigili del Fuoco Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno, l’Agente di Polizia Municipale Alessandro Ferrari e Moussafir Driss, immigrato marocchino che dormiva su una panchina. Tale attentato viene inquadrato nella scia degli altri attentati del ’92-’93 che provocarono la morte di 21 persone (tra cui i giudici Falcone e Borsellino) e gravi danni al patrimonio artistico.
A 22 anni di distanza, il CONAPO non dimentica!