Al Direttore Centrale per le Risorse Umane Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Socc. Pubblico e Dif. Civile Prefetto Lucia VOLPE
e, p. c. Al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Prefetto Renato FRANCESCHELLI
Al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Ing. Carlo DALL’OPPIO
All’Ufficio III – Relazioni Sindacali Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Socc. Pubblico e Dif. Civile Dott.ssa Renata CASTRUCCI
Oggetto: Ispettori Antincendi del XIII corso di formazione e partecipazione alla mobilità. Richiesta chiarimenti.
In data 9 aprile u.s., la Direzione Centrale per le Risorse Umane (DCRISUM prot. n. 23840/2024) indiceva la procedura di mobilità del personale appartenente al ruolo degli Ispettori Antincendi con termine per la presentazione delle domande fissato per il 17.04.2024.
Ci viene riferito che gli Ispettori Antincendi del XIII Corso di formazione, assunti dopo ricorsi al Tribunale Amministrativo, i quali hanno completato il periodo di prova in data 05.04.2024 e che dall’8.04.2024 svolgono regolarmente servizio presso le sedi di prima assegnazione compiendo le attività proprie del ruolo di appartenenza, sia stata incomprensibilmente negata la possibilità di partecipare alla procedura di mobilità di cui all’oggetto, nonostante i termini per la presentazione della domanda fossero ancora aperti, sulla base dell’assunto che i colleghi in discorso avrebbero già dovuto essere alla data del 09.04.2024 inquadrati nel ruolo degli Ispettori Antincendi e che comunque “l’assunzione in servizio presso le sedi di prima assegnazione, avvenuta l’8 aprile u.s., precluderebbe, comunque, la partecipazione alla procedura di mobilità avviata il giorno successivo” (si vedano note DCRISUM).
Sfugge a questa O.S. il fondamento normativo di tale presa di posizione da parte dell’Amministrazione, che peraltro neppure viene indicato da codesta Direzione Centrale, così come preme ricordare che si tratta di personale assunto dopo ricorsi conseguenti ad errate esclusioni dalle procedure concorsuali da parte dell’Amministrazione per cui il perseguire con tale modus operandi comporterebbe per tali colleghi un ulteriore danno con la possibile apertura di ulteriori contenziosi nelle aule giudiziarie.
Merita inoltre ricordare che si tratta di personale nella medesima condizione giuridica dei colleghi IA del Concorso pubblico a 314 posti, poiché inizialmente esclusi dalla procedura concorsuale per causa a loro non imputabile, i quali soffrono ora una ulteriore disparità di trattamento rispetto ai colleghi di pari concorso ricevendo così, oltre al danno iniziale, questa incomprensibile beffa aggiuntiva.
Per quanto sopra detto, questa O.S. CONAPO, fermo il diritto dei ricorrenti ad avere, ora per allora, le medesime prerogative che hanno perso a causa della illegittima esclusione dal concorso pubblico, chiede a codesta Direzione Centrale per le Risorse Umane di riesaminare il caso al fine di rivalutare urgentemente e con attenzione la posizione presa in merito alla esclusione dalla procedura di mobilità.
Distinti saluti.