TAVOLO TECNICO PER LA FORMAZIONE
Circolare formazione aeroportuale Modifica titoli preferenziali aspiranti operatori SAPR
In data 23 febbraio u.s., si è tenuto il previsto Tavolo tecnico per la programmazione didattica, presieduto dal Direttore Centrale per la Formazione, Ing. Vallefuoco, con all’ordine del giorno i seguenti argomenti:
1) modifiche ed integrazioni alla circolare di settore aeroportuale prot. n. 12565 del 07.04.2014 della Direzione Centrale per la Formazione;
2) modifica ai titoli preferenziali per la selezione dei discenti ai corsi di formazione per operatore SAPR di cui alla circolare di settore prot. n. 10082 del 01.04.2020;
3) varie ed eventuali.
Riguardo al primo punto, l’Ing. Malizia, l’Ing. Luciani e l’Ing. Fabrizzi hanno illustrato i dati ricevuti da 27 Comandi con sede aeroportuale sui 39 esistenti, dai quali risulta che il 75% del personale in servizio presso gli aeroporti è in possesso della prescritta abilitazione e che presso gli stessi Comandi VV.F. è in servizio, in sedi diverse da quelle aeroportuali, un numero di operatori tali da raggiungere il 200/300% di quelli previsti dalle norme ICAO.
Il CONAPO ha osservato che, se pur migliore di quello previsto, il dato mostra una situazione comunque altamente deficitaria, della quale non si può essere pienamente soddisfatti. Una situazione che deve essere tempestivamente e correttamente recuperata. Abbiamo poi evidenziato che la mancanza di un dato fondamentale, preciso ed aggiornato, quale quello del numero degli operatori aeroportuali abilitati e la loro distribuzione nei Comandi VV.F., non sia per nulla accettabile per un Corpo nazionale chiamato a garantire il soccorso e la sicurezza dei cittadini. Il CONAPO auspica veramente, in pieno spirito propositivo, che l’Amministrazione non si senta affatto soddisfatta di un simile risultato oggettivamente insufficiente e che compia una analisi autoriflessiva.
Sempre in ordine al primo argomento in discussione, il CONAPO ha ribadito la propria contrarietà a considerare operativo il personale che non ha compiuto la terza settimana di corso (ambientamento specifico) ed insufficiente l’esclusione di questo dai ruoli di ROS, autista e sala operativa. Pur comprendendo le necessità dell’Amministrazione, a nostro parere si tratta di un’operazione di “semplificazione burocratica” che risulta distonica rispetto al principio di garantire la migliore qualità del servizio, la sua rispondenza al modo di agire aeronautico ed agli interessi degli operatori.
Il CONAPO ha, infine, ribadito che l’operatività del personale inviato saltuariamente presso le sedi aeroportuali deve essere analoga a quella degli operatori ordinariamente presenti.
Il Direttore Vallefuoco, ha poi proposto di considerare abilitati a seguito di un Recurrent gli operatori che nel loro passato professionale abbiano prestato servizio, anche non continuativo, presso sedi aeroportuali, escludendo dal calcolo del periodo le presenze aeroportuali effettuate per rimpiazzare personale assente per diverse ragioni. Il CONAPO si è detto contrario perché la proposta non sembra poter garantire il possesso di abilità ed addestramento sufficienti a garantire pure la sicurezza degli stessi operatori. In altre parole, secondo la proposta della Direzione
Centrale, non essendoci vincoli normativi temporali, un operatore che 5, 10 o anche 20 anni prima ha prestato servizio per sei mesi presso un aeroporto diverrebbe operativo con un semplice Recurrent; quando avrebbe invece necessità di frequentare un corso integrale. Ad avviso del CONAPO, la proposta dell’Amministrazione non tutelerebbe né gli operatori né gli utenti del servizio.
Sul secondo punto all’ordine del giorno, il Tavolo ha sviluppato una discussione per approfondire le modifiche proposte dalla DCF in merito ai titoli da inserire ed alla loro valutazione. Il CONAPO ha convenuto sull’opportunità dell’inserimento dei titoli contemplati dalla normativa europea e di prossimo recepimento in Italia. Abbiamo anche osservato che i titoli di studio previsti, in particolare la laurea in ingegneria aerospaziale, costituiscono certamente un valore di conoscenza aggiunto per coloro i quali intendono diventare piloti SAPR, ma che in funzione dei compiti della figura professionale in questione le capacità di volo rivestono maggiore importanza. La conoscenza portata da una laurea in ingegneria aerospaziale è infatti diversa rispetto a quelle necessarie per acquisire i titoli relativi al pilotaggio SAPR e potrebbe verificarsi il caso che un operatore privo di esperienza di pilotaggio riesca ad entrare in graduatoria utile mentre un pilota, magari esperto, no. Si tratterebbe di una situazione paradossale che secondo il CONAPO deve essere evitata. Il Tavolo, dopo un’ampia discussione è giunto all’idea di trovare una soluzione di mezzo, che preveda il riconoscimento del titolo di studio ma solo se abbinato ad un titolo di volo. Si è quindi deciso di rinviare il licenziamento della Circolare al prossimo Tavolo, previsto per il 15 marzo p.v., dopo che la DCF avrà apportato un’ulteriore modifica proponendo una soluzione alternativa.
In chiusura di incontro il Direttore Vallefuoco ha comunicato che gli allievi del 94° corso rientreranno alle scuole il 24 marzo, mentre quelli del 93° giureranno insieme agli Ispettori in Prova, per poi raggiungere le sedi di destinazione.
In questo periodo le Scuole saranno infatti interessate dalla manifestazione Roma 2023, che vedrà presenti delegazioni di tutti i Corpi dei Vigili del Fuoco d’Europa e anche di altri paesi extra europei. Nello stesso periodo le Scuole verranno impiegate per lo svolgimento di corsi di alta qualificazione.