Al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Prefetto Laura LEGA
Al Capo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco Ing. Guido PARISI
Al Direttore Centrale per l’Emergenza, il Socc. Tecnico e l’Ant. Boschivo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Socc. Pubblico e Dif. Civile
Ing. Marco GHIMENTI
All’Ufficio III Relazioni Sindacali
Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Socc. Pubblico e Dif. Civile Viceprefetto Renata CASTRUCCI
e, p.c. Al Direttore regionale Vigili del Fuoco del Piemonte Ing. Carlo DALL’OPPIO
Oggetto: Accertamenti sanitari necessari al rilascio dell’idoneità per i cani partecipanti ai corsi aspiranti Unità Cinofile VV.F. Richiesta modifica Nota DCEMER n. 3316 dell’1 febbraio 2023.
Per l’ennesima volta, questa O.S. CONAPO si vede costretta a segnalare le singolari modalità organizzative riservate al settore cinofilo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco da parte di codesto Dipartimento.
Apprendiamo dalla Nota di cui all’oggetto (Nota DCEMER n. 3316 dell’1.02.2023, allegata) che la Direzione Centrale per l’Emergenza, il Socc. Tecnico e l’Ant. Boschivo ha demandato alla Direzione regionale VV.F. Piemonte la verifica degli accertamenti sanitari, previsti dalla Circolare EM 19/2021, necessari all’accesso al percorso formativo per nuove UU.CC.. Un affidamento che comporta, nei fatti, una movimentazione di circa 50 cani provenienti da ogni parte d’Italia verso la Scuola Nazionale di Volpiano a Torino visto che, tra le altre cose, nella Nota in discorso la Direzione regionale VV.F. Piemonte riceve l’incarico di individuare una struttura veterinaria per l’espletamento delle visite.
Una decisione veramente assurda e priva di qualsiasi logica!
In primo luogo, infatti, risulta incomprensibile come si possa obbligare le aspiranti unità cinofile a raggiungere tutte il Piemonte per svolgere un accertamento sanitario peraltro con costi gravosi di vitto e trasporto a carico dell’Amministrazione e con grave pregiudizio per il benessere dell’animale data pure la rilevante scarsità di mezzi idonei al trasporto dei cani da destinarsi al soccorso, figuriamoci per il trasferimento di cani non ancora operativi.
Inoltre, risulta paradossale la richiesta di codesta Direzione Centrale alla Direzione regionale VV.F. Piemonte di individuare una non meglio precisata struttura veterinaria per l’espletamento delle visite in quanto riteniamo che gli accertamenti inerenti la displasia dell’anca e del gomito possano essere effettuati solamente da veterinari accreditati come da Disciplinare ENCI per il controllo ufficiale della displasia dell’anca e della displasia del gomito dei cani iscritti al libro genealogico (allegato) e successivamente certificate da appositi centri di lettura accreditati a garanzia di serietà ed imparzialità.
Ancora, non ci risultano mai essere stati definiti in apposita Circolare i criteri afferenti il grado di displasia dell’anca e del gomito che inficerebbero l’operatività. Tali criteri risultano quindi da individuare immediatamente e darne corretta informazione agli aspiranti prima dell’effettuazione degli accertamenti.
Infine, è noto che per l’effettuazione gli accertamenti radiologici il cane dovrà essere sedato con i relativi rischi per la sua stessa salute. È inevitabile chiedersi se e quale apposita tutela assicurativa sia stata prevista da codesta Amministrazione visto e considerato che le aspiranti unità non sono, durante gli accertamenti in discorso, ancora in formazione e quindi risulterebbero privi di copertura assicurativa. Fuori da ogni logica poi esporre un cane ad una sedazione e subito dopo, o magari la mattina seguente, costringerlo ad un viaggio di 20 ore per fare rientro al proprio Comando VV.F..
Per quanto sopra, questa O.S. CONAPO, anche in un’ottica di risparmio economico oltre che di benessere animale, chiede che sia dato mandato a tutte le Direzioni regionali VV.F. interessate (non solo a quella del Piemonte!) l’organizzazione degli accertamenti sanitari previsti dalla Circolare EM 19/2021.
Inoltre, questa O.S. CONAPO, considerato che l’indagine radiologia può essere effettuata solo compiuti i 12 mesi, così come da Disciplinare ENCI, dato pure l’immobilismo di codesta Amministrazione che ad oggi non è ancora riuscita a conciliare la Circolare DCFORM n. 3899 del 31.01.2020 (che prevede l’ammissione al percorso formativo di cani con età tra i 6 mesi e i 18 mesi) con la Circolare EM n. 19/2021 (che prevede l’ammissione ai corsi di formazione i cani con età superiore ai 12 mesi), chiede l’immediato avvio di un tavolo congiunto (DCEMER e DCFORM) di revisione delle Circolari di settore.
In attesa di cortese riscontro, si ringrazia anticipatamente.
Distinti saluti.