Il CONAPO torna a scrivere sul rinnovo dei criteri per la promozione a dirigente superiore e primo dirigente nel triennio 2024/2026.
Il CONAPO ribadisce le proprie osservazioni in merito alla bozza dei nuovi criteri, già oggetto di una discussione sindacale.
In particolare, il CONAPO si oppone all’introduzione retroattiva di nuovi criteri di valutazione a partire dal 1° gennaio 2024, che penalizzerebbero i candidati che hanno seguito percorsi formativi e professionali precedentemente incentivati.
Il CONAPO solleva diverse criticità riguardo ai nuovi criteri:
– Si chiede di non applicare retroattivamente modifiche ai titoli e parametri già validi, ma di introdurle per i periodi futuri.
– Il sindacato lamenta la mancanza di spiegazioni sulle modifiche apportate ai criteri e la scarsità di punteggi per differenze tra sedi territoriali.
– Si esprime contrarietà alla cancellazione dei punteggi per attività di conferenze e commissioni, che sono rilevanti per l’amministrazione.
– Critiche anche sulla premialità per la partecipazione ai soccorsi, che viene considerata un dovere istituzionale e non una prestazione straordinaria.
– L’abolizione dei punteggi per i cosiddetti “lavori originali” viene richiesta, mentre si propone di mantenere, seppur ridotti, i punteggi per pubblicazioni scientifiche riconosciute.
– Si chiede maggiore equità nell’accesso alla formazione, garantendo corsi di accrescimento professionale a tutti i dirigenti.
– Viene criticata la soggettività dei punteggi discrezionali, chiedendo una valutazione più oggettiva.
– Si richiede di rimuovere il limite temporale di 10 anni per la valutazione delle attività svolte e di considerare anche i trasferimenti più lontani nel tempo.
Infine, si sollecita l’attuazione delle Posizioni Organizzative, previste dal D.Lgs 217/05 e finanziate dal 2018, ma mai attuate.
Il segretario generale del CONAPO, Marco Piergallini, conclude con un appello per una valutazione più equa e trasparente delle carriere e delle promozioni.