Al Ministro dell’Interno Prefetto Matteo Piantedosi Al Sottosegretario di Stato all’Interno On. Emanuele Prisco
Al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Prefetto Renato Franceschelli
Al Capo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco Ing. Carlo Dall’Oppio
Al Direttore Centrale per le Risorse Umane
Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Socc. Pubblico e Dif. Civile Prefetto Lucia Volpe
All’Ufficio III Relazioni sindacali
Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Socc. Pubblico e Dif. Civile Viceprefetto Renata Castrucci
Oggetto: Richiesta emendamento per deroga all’obbligo di due anni di permanenza nella sede di prima assegnazione per il personale vigile del fuoco e per il personale vice direttore del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco – SOLLECITO.
Questa O.S. CONAPO, ripetutamente, da tempo (tra le altre, ns prot. n. 109/2023) ha evidenziato come l’obbligo di permanenza “di almeno un biennio nella sede di prima assegnazione” si sta sempre più dimostrando essere fonte di inaccettabili storture.
In data 3 luglio 2024, all’indomani dell’avvio della procedura di mobilità volontaria a domanda del personale appartenente al ruolo di Vigile del fuoco non specialista (DCRISUM prot. n. 42813/2024), questa O.S. CONAPO (ns prot. n. 85/2024) aveva nuovamente sollecitato un apposito emendamento, per la modifica dell’art. 6, comma 3 del D.Lgs 217/2005, rimuovendo l’obbligo di permanenza dei due anni nella prima sede almeno laddove vi sia posto disponibile nella provincia in cui era residente all’atto dell’assunzione e in presenza di correlato avvicendamento di personale nella sede di uscita (per evitare disservizi).
Parimenti analoga richiesta vale anche per la modifica dell’art. 144, comma 7 del D.Lgs 217/2005 riguardante l’ obbligo di permanenza di due anni per il personale Vice Direttore.
Ad oggi però nessuna notizia è stata data circa la presentazione o meno di un simile emendamento e, non solo, si assiste ad un preoccupante silenzio.
Detto ciò, questa O.S. CONAPO, data la gravità e la assurdità della situazione, sollecita codesto Ministero a proporre urgentemente l’apposito emendamento di cui sopra ed invita il Sig. Ministro dell’Interno e il sig. Sottosegretario di Stato ad adoperarsi fattivamente per rimuovere definitivamente questa stortura.
Non è ammissibile che personale neo assunto sta andando a casa a fine corso di formazione e personale assunto in precedenza resta fuori sede vedendosi precludere per il futuro i posti disponibili!
Non è possibile assistere a pendolarismo incrociato addirittura tra residenti in province del nord Italia.
In attesa di celere riscontro, si porgono distinti saluti.