Al Ministro della Pubblica Amministrazione Sen. Paolo ZANGRILLO
e p.c. Al Ministro dell’Interno Prefetto Matteo PIANTEDOSI
Al Sottosegretario di Stato per l’Interno On. Emanuele PRISCO
Al Capo Dipartimento dei Vigli del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Prefetto Renato FRANCESCHELLI
Al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Ing. Carlo DALL’OPPIO
Oggetto: Illegittimità del decreto “Madia – Poletti” sulle fasce di reperibilità per malattia; Richiesta di emanazione di un nuovo decreto per recepire i rilievi giuridici.
Con la sentenza n.16305/2023 del 03 novembre il Tar del Lazio ha dichiarato illegittimo il decreto n. 206 del 17 ottobre 2017 “Madia – Poletti” che prevedeva per i dipendenti pubblici in congedo per malattia fasce di reperibilità fra le ore 9 e le 13 e fra le 15 e le 18 a differenza delle fasce orarie applicate ai dipendenti del settore privato dalle ore 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.
Secondo i giudici amministrativi la suddivisione non assicura la corretta armonizzazione della disciplina tra pubblico e privato laddove la previsione di fasce orarie differenti (sette ore di reperibilità dei dipendenti pubblici a fronte delle quattro per i privati) appare chiaramente penalizzante per i dipendenti pubblici.
La questione, come si evidenzia nella sentenza, era stata già rilevata dal Consiglio di Stato in sede consultiva attraverso osservazioni, mai seguite dai Ministeri interessati, nelle quali si constatava il mancato rispetto del criterio di delega di cui all’articolo 55 septies, comma 5 bis, del d.lgs., n.165 del 2001, ove si disponeva che l’atto normativo doveva essere finalizzato ad armonizzare la disciplina dei settori pubblico e privato.
I giudici del TAR stabiliscono inoltre che il principio non avrà effetti soltanto per gli agenti della Polizia Penitenziaria che hanno fatto ricorso nel 2018 ma, stante l’effetto conformativo, il predetto decreto ministeriale è stato annullato e nell’adozione di quello nuovo “non potrà non tenersi conto di quanto affermato nel presente provvedimento”.
In ragione di quanto rappresentato, il CONAPO rivolge al Signor Ministro della Pubblica Amministrazione la richiesta di promuovere tutti gli interventi opportuni e necessari, anche tramite l’emanazione di un nuovo decreto, per rendere la disciplina in parola conforme sia alla legge delega sia alle osservazioni formulate a livello giurisdizionale.