Si è tenuta oggi presso la Sala riunioni del Dipartimento VV.F. la riunione relativa al la mobilita del personale appartenente al ruolo dei Vigili del Fuoco alla presenza del Capo del Corpo nazionale, Ing. Guido PARISI, e del direttore Centrale delle Risorse Umane, Prefetto Lucia VOLPE.
L’Amministrazione, nell’introdurre i lavori, ha informato che l’incontro si è reso necessario sia per le istanze pervenute dalle OO.SS., sia perché la Direzione Centrale per le Risorse Umane ha ritenuto opportuno un confronto con particolar riferimento alle c.d. leggi speciali.
A tal proposito, il Direttore Centrale VOLPE ha reso noto che nel solo ruolo dei Vigili del Fuoco, dal 31/12/2022 ad oggi sono pervenute all’Amministrazione circa 80 richieste di spostamenti temporanei per leggi speciali. A queste vanno ad aggiungersi ulteriori 240 richieste circa al 31/12/2022 (di cui 170 circa ex D.lgs. 151/2001, 70 circa ex Legge 104/1992 ed una quota marginale ai sensi del D. Lgs. 267/2000) ad oggi istruite ed in attesa di assegnazione alle sedi. Ciò premesso, il Direttore Centrale ha chiarito che vi è la necessità di soddisfare le legittime aspettative del suddetto personale e, contestualmente, tutelare le altrettanto legittime necessità di mobilità del restante personale. Ha inoltre ribadito che gli spostamenti temporanei per leggi speciali verranno valutati “caso per caso” in base al contesto generale di ciascuno di essi ed alle esigenze di servizio della sede di uscita, assicurandosi, in particolare, che ve ne siano i presupposti di fattibilità. Su questo punto, in particolare, il Direttore ha espresso la necessità di integrare i criteri di mobilità attuali riconoscendo “un peso maggiore”, in termini di punteggio, ai periodi di effettiva permanenza fuori sede del personale ricalcando di fatto la proposta che il CONAPO avanza oramai da quasi un anno.
Come CONAPO, in premessa abbiamo evidenziato che al tavolo odierno ci saremmo aspettati una bozza di proposta da parte dell’Amministrazione su cui discutere, invitandola a produrre al più presto una proposta formale.
Nel merito, nella consapevolezza che la precedenza delle leggi speciali è fissata dal Legislatore e che nessun accordo sindacale può modificare una legge dello Stato, abbiamo però nuovamente evidenziato che i sindacati hanno il dovere di intervenire invece sulle regole di mobilità ordinaria modificando l’accordo del 2013, per cercare di salvaguardare per quanto possibile il personale anziano, magari anche attraverso l’attribuzione di un punteggio maggiore nelle graduatorie dei trasferimenti ordinari calcolato sugli anni effettivamente lavorati fuori sede, rispetto a chi non ha avuto questo disagio.
In questo senso, il CONAPO ritiene che le strade percorribili possano essere due:
1) Il periodo in legge speciale non viene considerato ai fini della mobilità ordinaria;
2) il periodo in legge speciale viene “contabilizzato” in misura ridotta ai fini della mobilità ordinaria.
Ciò, ovviamente, non risolverebbe la situazione ma, nelle more di una modifica ai criteri di mobilità, costituirebbe un segnale di riconoscimento verso coloro che effettivamente hanno dovuto sopportare lunghi periodi fuori sede.
Nel chiudere l’incontro, il Direttore Centrale VOLPE ha ribadito a chiare lettere che l’accordo del 2016, firmato da tutti i sindacati dei Vigili del Fuoco ma non dal CONAPO, NON è applicabile perché viola le Legge e arreca perfino un danno all’erario. Infine, l’Amministrazione ha esposto una bozza di criterio (in via di approfondimento anche a livello giuridico), eventualmente da aggiungersi a quelli di mobilità nazionale già esistenti, secondo cui, a parità di anzianità, per ogni anno di permanenza in servizio presso la sede di prima assegnazione, al dipendente vengono attribuiti punti 5 all’ anno, per un massimo di 10 punti nei primi due anni di servizio, anche frazionati in dodicesimi. Successivamente ai primi due anni di prima assegnazione, al medesimo dipendente che eventualmente permarrà presso la medesima sede, continuerà ad essere attribuito un punteggio annuo (anche frazionato in dodicesimi) seppure in misura ridotta.
Il CONAPO ha rinnovato all’Amministrazione la richiesta di formalizzare la sua proposta, ricevendo rassicurazioni in tal senso, al fine di produrre le opportune osservazioni migliorative.
La riunione sulla mobilità è stata rinviata a martedì 7 marzo 2023.
A margine dell’incontro, in merito alle SEDI DISAGIATE, l’Amministrazione ha comunicato che sono ancora in corso approfondimenti e valutazioni specie riguardo l’andamento demografico dei territori di competenza di tali future sedi di servizio.
Riguardo le sedi che riceveranno per la prima volta il riconoscimento lo status di “disagiate”, è intenzione dell’Amministrazione procedere alla loro istituzione già in occasione della imminente mobilità nazionale.
Riguardo le sedi che perderanno tale status, il loro “ritorno” ad essere come le classiche sedi di servizio avverrà in maniera graduale nel corso dell’anno 2023.