Al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Prefetto Laura LEGA
Al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Ing. Guido PARISI
Al Direttore Centrale per l’Emergenza, il Socc. Tecnico e l’Ant. Boschivo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Socc. Pubblico e Dif. Civile Ing. Marco GHIMENTI
Al Direttore Centrale per la Formazione Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Socc. Pubblico e Dif. Civile Ing. Gaetano VALLEFUOCO
Al Direttore Centrale per le Risorse Finanziarie Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Socc. Pubblico e Dif. Civile Dott. Fabio ITALIA
All’Ufficio III – Relazioni Sindacali Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Socc. Pubblico e Dif. Civile Viceprefetto Renata CASTRUCCI
e, p. c. Al Sottosegretario di Stato all’Interno On. Emanuele PRISCO
Oggetto: Gravi carenze nella formazione di base – periodo di applicazione pratica degli allievi Vigili del Fuoco – Richiesta intervento e parità di trattamento.
Giungono a questa O.S. CONAPO preoccupanti segnalazioni circa l’esistenza di gravissime carenze nella somministrazione delle attività didattiche agli allievi Vigili del Fuoco durante il periodo di applicazione pratica in totale contrarietà rispetto alle indicazioni emanate dalla Direzione Centrale per la Formazione come anche da recente Decreto DCFORM n. 264 del 30.12.2022 (allegato 1).
Più precisamente, su segnalazione del CONAPO reg.le Lazio, apprendiamo che, presso il Polo didattico del Lazio, il personale del 92° Corso A.VV.F. non ha potuto svolgere, durante il periodo di applicazione pratica, il modulo formativo SAF basico in quanto presso la Direzione reg.le VV.F. Lazio “non è presente una struttura idonea atta a svolgere il corso” (allegato 2).
Ancora, su segnalazione del CONAPO reg.le Veneto, siamo venuti a conoscenza che, presso il Polo didattico di Treviso, riguardo il personale del 93° Corso A.VV.F. non è possibile somministrare l’intero pacchetto didattico a tutti gli allievi i quali verranno divisi pertanto in n. 2 sezioni somministrando ad una solamente il modulo SAF Basico e all’altra solamente il modulo TAS 1. Non solo, il Comando VV.F. di Treviso ha avuto modo di precisare che la riduzione del periodo di permanenza degli allievi presso i poli didattici, come da Decreto n. 264/2022 (allegato 1), comporterà altresì l’impossibilità di completare il corso SAF Basico e lo svolgimento del corso TAS 1 (Allegato 3).
Tale inaccettabile modus operandi nella gestione della Formazione, oltre a causare gravi carenze nel percorso formativo degli allievi Vigili del Fuoco con evidenti ricadute anche sulla sicurezza degli stessi operatori, privati della formazione di base in disprezzo delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. n. 81/2008), provoca anche una disparità di trattamento ai danni di tale personale che, non avendo ricevuto la medesima formazione assicurata ad altri, si vede, tra le altre cose, pregiudicata anche la propria futura formazione (cui non si può accedere in mancanza di tali corsi basici).
Infine, continuiamo a ricevere segnalazioni circa il mancato completamento formativo (mancano ancora TAS 1, Usar-Light e salvamento) per parte dei colleghi che hanno frequentato i Corsi A.VV.F. 87°, 88°, 89° e 90°. Se è vero che in tal periodo l’emergenza COVID limitava le attività, è altrettanto vero che, passata l’emergenza, questi colleghi sembrano essere stati “abbandonati” senza ricevere la dovuta formazione. Questo dato è significativo per capire che la formazione non erogata al momento della formazione basica non si riesce quasi mai a recuperare nel prosieguo della carriera una volta che il personale è assegnato definitivamente ai Comandi o alle Direzioni Regionali.
In definitiva, sembra proprio che l’organizzazione della Formazione tra sedi Centrali e Territoriali sia scoordinata e scollegata, nonostante il Corpo Nazionale, grazie anche a quei moduli formativi, garantisce la sicurezza del proprio personale e il soccorso per i cittadini.
La frammentarietà e disomogeneità della formazione stessa comporta un ulteriore aggravio di oneri a carico delle strutture territoriali che già ancor prima erano in difficoltà, a causa anche della cronica carenza di organico, nel garantire la formazione professionale successiva e i necessari retraining al personale in ruolo.
A tal proposito, è quanto mai necessario che, in virtù della pianificazione didattica annuale, vengano assegnati alle strutture territoriali budget di ore straordinarie per richiamare in straordinario unità di personale, di qualsiasi ruolo e/o qualifica, necessario per la copertura del dispositivo di soccorso ordinario, atteso l’impiego degli istruttori professionali o di settore che per le attività didattiche nazionali (e non) vengono inevitabilmente sottratti al soccorso.
Stante quanto sopra premesso, questa O.S. CONAPO chiede un tempestivo intervento affinché la FORMAZIONE sia organizzata e garantita, a tutti i livelli, in maniera uniforme a tutto il personale provvedendo altresì a porre rimedio a tutti i percorsi formativi ad oggi ancora incompleti (non solo per gli allievi vigili del fuoco ma anche per il restante personale “anziano” che loro malgrado non hanno mai avuto accesso a questi corsi basici). Inoltre, si chiede di destinare tempestivamente e periodicamente budget di ore di straordinario per sopperire alle carenze di organico nel dispositivo di soccorso ordinario determinata dall’impiego degli istruttori nelle attività didattiche nazionali e territoriali.
In attesa riscontro, si ringrazia anticipatamente e si porgono distinti saluti.