In FVG nessun rispetto per la legge nazionale e possibili rischi gravi nella catena di soccorso.
Trieste – 30 Marzo 2019 “In Friuli Venezia Giulia le leggi nazionali non contano proprio nulla!” Queste le prime parole di Damjan Nacini -Segretario regionale FVG del CONAPO Sindacato autonomo Vigili del fuoco- all’indomani di quella che poteva essere veramente un’occasione d’oro per la Regione di uniformarsi alla normativa nazionale a beneficio esclusivo dei cittadini che chiedono soccorso.
“Il Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia non intende allinearsi alla legge nazionale, che pone in capo ai Vigili del Fuoco il coordinamento dei soccorsi complessi -continua Nacini- è stata infatti respinta la proposta di modifica ad una legge regionale vigente presentata dal Consigliere regionale Diego Bernardis (Lega Salvini), su proposta del CO.NA.PO. Una modifica che avrebbe finalmente sanato il vulnus normativo originato dalla Legge Regionale FVG N. 24 del 2017 n. 24 che vorrebbe porre in capo ai Volontari del Soccorso Alpino (CNSAS) il coordinamento degli interventi in ambiente montano, ipogeo, etc., anche in ambito “non sanitario”, in netto contrasto con la normativa nazionale e con quanto previsto dalla Costituzione italiana in tema di Soccorso Pubblico che tale coordinamento lo pone di fatto nelle mani dei professionisti del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco”.
“Oltre al mancato rispetto di una normativa nazionale ed all’ingerenza della Regione in una materia non di sua competenza -evidenzia Nacini- pensare di togliere il coordinamento delle operazioni di soccorso complesse ai Vigili del Fuoco creerà, come già ha fatto in passato, rilevanti problematiche nelle fasi più delicate di soccorso ai cittadini, con gravissimo rischio per l’esito stesso dei soccorsi e quindi e con riflessi non trascurabili a livello giuridico”.
“Il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, un Corpo professionistico dello Stato, è il braccio operativo del Ministero dell’Interno in materia di Soccorso Pubblico e Difesa Civile che opera secondo la normativa nazionale vigente. È facile immaginare che, sul campo, i Vigili del fuoco rispetteranno le superiori norme nazionali ma se altri enti vorranno seguire (illegittimamente) una normativa regionale contrastante con quella nazionale le conseguenze non potranno che essere disastrose”.
A ribadirlo per l’ennesima volta, visto anche i fatti accaduti in passato che hanno visto l’interessamento anche delle competenti Procure della Repubblica, è proprio il Segretario regionale CONPO che rivolge un sentito ringraziamento al Consigliere regionale Diego Bernardis, di cui ha apprezzato l’onestà intellettuale, la grande disponibilità e l’intenso lavoro svolto assieme negli ultimi mesi.
Dall’altra parte lo stesso Segretario non può esprime profonda delusione “nei confronti dell’Assessore alla Protezione Civile Riccardo Riccardi (Forza Italia) che in tutti questi mesi di incontri si è opposto in modo ostinato a questa proposta di allineamento della norma regionale con quella nazionale”.
“E’ incredibile – sottolinea Nacini – che una tale modifica, presentata da un consigliere della Lega nord e che ha trovato il plauso della gran parte delle parti politiche della Regione, sia stata ostacolata a spada tratta dall’Assessore Riccardi il quale peraltro non ha mai specificatamente chiarito le motivazioni di tale opposizione contrastante con le norme nazionali e la stessa Costituzione italiana oltreché fonte di conseguenze negative per i cittadini (in termini di soccorso) e gli stessi soccorritori (in termini legali)”.
“L’interesse primario – aggiunge il sindacalista dei Vigili del Fuoco – dovrebbe essere solo soccorrere nel migliore dei modi i cittadini e salvare vite umane nel più breve tempo possibile mettendo in campo tutte le risorse disponibili con sinergia delle norme ! Non come accade ora in Friuli che i Vigili del Fuoco vengono spesso chiamati con grande ritardo, anche dopo diverse ore dall’ inizio del delicato intervento”.
Per il Conapo “la modifica della legge regionale non andrebbe a togliere a nessuno le proprie specifiche competenze tecniche ma, allineando la normativa regionale a quella nazionale, creerebbe certezza nel sistema di coordinamento dei soccorsi con l’unico scopo quello di impiegare al meglio le diverse energie e competenze che afferiscono, di volta in volta, negli scenari di soccorso.
“I Vigili del fuoco sono amareggiati, anzi offesi, da questa decisione della Giunta regionale. Non vogliamo essere considerati eroi, ma vogliamo fare il nostro lavoro senza dover combattere contro una politica locale che, oltre a creare leggi contrastanti con quelle nazionali, crea confusione nel sistema del soccorso arrivando forse a dubitare anche della nostra professionalità. Per il bene dei cittadini Friulani ci auguriamo che la politica approfondisca e ci ripensi invece di mettere la testa sotto la sabbia” è lo sfogo di Nacini in rappresentanza del sindacato Conapo dei Vigili del Fuoco.