Roma, 13 novembre 2017 – “L’aumento dell’eta’ pensionabile collegato all’automatismo dell’aspettativa di vita e’ assurdo nei confronti dei vigili del fuoco. Siamo statisticamente conteggiati come normali lavoratori ma in realta’ noi vigili del fuoco abbiamo una aspettativa di vita molto inferiore ad altre categorie, a causa dell’esposizione prolungata a fumi e sostanze tossiche, quasi sempre cancerogene, che permeano anche attraverso i pori della pelle, nonostante i notevoli passi avanti fatti con i dispositivi di protezione”.
Lo dichiara Antonio Brizzi, segretario generale del sindacato Conapo dei Vigili del Fuoco spiegando che “non si puo’ fare di tutta l’erba un fascio, c’e’ chi lavora seduto a una scrivania e c’e’ chi, come i pompieri, e’ costantemente esposto a qualsiasi imprevedibile rischio, spesso silente e cancerogeno”.
“Il governo faccia uno studio mirato sull’aspettativa di vita dei vigili del fuoco e nel frattempo congeli il nostro assurdo aumento automatico dell’ eta’ pensionabile. Purtroppo i riscontri che noi abbiamo dicono che i vigili del fuoco si ammalano gravemente, spesso con prognosi infausta, a pochi anni dalla pensione, altro che aspettativa di vita. Governo e sindacati confederali stanno dimenticando i vigili del fuoco tra le categorie da escludere dall’aumento dell’età pensionabile”, ha concluso il segretario del Conapo.